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Alcol e droga, nel Lazio prelievi obbligatori per capire lo stato dell’automobilista. Consap, estendere il procollo a tutte le ragioni.

Consap - 7 Ottobre 2016

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Da oggi nel Lazio non ci si potrà più opporre agli esami medici per rilevare l’eventuale stato di alterazione dovuto ad alcolo o droga. I controlli verranno effettuati in modo coatto grazie a nuovo protocollo operativo messo in piedi dalla Regione Lazio, dalla Procura dela Repubblica e dalla Polizia Stradale.
Per rendere effettiva l’applicazione delle circostanze aggravanti anche nell’ipotesi in cui il conducente responsabile si rifiuti di essere sottoposto ad accertamenti dello stato di alterazione connesso all’uso di alcool e di sostanze stupefacenti, era necessario introdurre la possibilità di procedervi coattivamente.
Di certo appena entrata in vigore la legge sull’omicidio stradale subito si è posto il problema del diverso atteggiamento delle diverse Procure della Repubblica al fine di orientare ed uniformare l’attività di polizia giudiziaria, soprattutto per gli accertamenti coattivi, ritenendo, a volte non ammissibile il prelievo ematico coattivo.
Con la firma di questo protocollo tutto cambia e molto probabilmente tutte le altre Regioni si adegueranno perché finalmente sono stati chiariti l’iter procedurale e le modalità del prelievo, ma anche le sostanze da ricercare e i campioni biologici da custodire, disciplinando ed uniformando tutte le attività inerenti l’accompagnamento e l’accertamento coattivo dello stato di alterazione.

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Rinnovo contratto: conferenza stampa Forza Italia per illustrazione mozione in discussione a Montecitorio.

Consap - 7 Ottobre 2016

ROMA 15 MARZO 2013 PRIMA SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO
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Martedì 11 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, la Consap parteciperà alla conferenza stampa della Consulta Sicurezza di Forza Italia nel corso della quale sarà illustrata la mozione a prima firma di Elio Vito sul rinnovo dei contratti dei comparti dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle forze armate che è stata calendarizzata e verrà discussa dall’assemblea di Montecitorio la prossima settimana.
Di seguito il testo della mozione 1-01346.

La Camera dei Deputati,

premesso che:

dal 2010 gli stipendi dei pubblici dipendenti non fruiscono dell’adeguamento rispetto all’aumento del costo della vita calcolato in base agli indici ISTAT; con sentenza n. 178 del 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale sopravvenuta – a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza medesima nella Gazzetta Ufficiale (29 luglio 2015), e nei termini indicati in motivazione – del regime di sospensione della contrattazione collettiva, disciplina successivamente prorogata dall’articolo 1, comma 453, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2014) e dall’articolo 1, comma 254, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2015); la Corte, ravvisando nelle suddette misure una violazione dell’autonomia negoziale, ha fatto notare che la previsione di misure che inibiscono la contrattazione economica tende a rendere strutturale il regime del «blocco», situazione che si pone di per sé in contrasto con il principio di libertà sindacale sancito dall’articolo 39, primo comma, della Costituzione. Infatti, l’entrata in vigore delle disposizioni della legge di stabilità per il 2015 tende a rendere strutturali le misure introdotte per effetto della legge di stabilità per il 2014 e il reiterato protrarsi della sospensione delle procedure di contrattazione economica altera la dinamica negoziale in un settore che al contratto collettivo assegna un ruolo centrale; una prolungata sospensione delle procedure negoziali e dell’ordinaria retribuzione risulta essere in contrasto con i principi di eguaglianza, di tutela del lavoro, di proporzionalità della retribuzione al lavoro svolto; le misure adottate hanno, altresì, introdotto disparità di trattamento arbitrarie anche tra le varie categorie di dipendenti pubblici; come si evince dalla sentenza, il quadro normativo su cui si è fondata la declaratoria di illegittimità della Corte, riguarda disposizioni succedutesi nel tempo e finalizzate a perseguire un dichiarato obiettivo di contenimento della spesa; ad oggi, nessun contratto di lavoro è stato rinnovato, né risultano avviate trattative al riguardo, ciò determinando una situazione di evidente illegittimità nei confronti dei comparti dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle Forze armate, costretti a lavorare in condizioni di estremo disagio; la Corte nella sentenza ha chiesto:

la rimozione dei «limiti, che si frappongono allo svolgimento delle procedure negoziali riguardanti la parte economica, sarà compito del legislatore dare nuovo impulso all’ordinaria dialettica contrattuale, scegliendo i modi e le forme che meglio ne rispecchino la natura, disgiunta da ogni vincolo di risultato»; la riapertura della contrattazione nel pubblico impiego (che interesserebbe oltre 3 milioni di lavoratori), confermando che «Il carattere essenzialmente dinamico e procedurale della contrattazione collettiva non può che essere ridefinito dal legislatore, nel rispetto dei vincoli di spesa, lasciando impregiudicati, per il periodo già trascorso, gli effetti economici derivanti dalla disciplina esaminata»; l’illegittimo mancato rinnovo dei contratti, obbligo direttamente scaturente dalla sentenza della Corte Costituzionale, ha determinato ulteriori danni ai lavoratori del pubblico impiego; la necessità di potenziare le politiche attive di sicurezza nazionale volte alla prevenzione di eventuali azioni terroristiche, anche attraverso forme di cooperazione bilaterali e multilaterali, nonché le calamità naturali che hanno interessato l’Italia dal 2009, continuano a richiedere un forte impegno non solamente in termini economici ma di risorse umane impiegate a difesa del territorio e di obiettivi sensibili e per il sostegno e l’aiuto alle popolazioni locali; anche la recente emergenza, che con un gravissimo terremoto ha coinvolto i territori dell’Italia centrale, ha evidenziato la generosità, l’abnegazione, l’altruismo e l’efficienza delle Forze armate, delle forze dell’ordine e del Corpo dei vigili del fuoco; anche in questa occasione i meritati elogi pubblici sono stati unanimi e insistiti, salvo poi, non far seguire agli elogi profusi a piene mani e giustamente da tutti fatti concreti, come un trattamento economico e contrattuale rispettoso dei diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori, impegna il Governo ad applicare tempestivamente quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale al fine di avviare le trattative per il rinnovo dei contratti dei comparti dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e delle Forze armate e a prevedere le relative risorse finanziarie all’interno del disegno di legge di bilancio di prossima presentazione.

Vito, Brunetta, Secco, Palmizio, Gregorio Fontana, Centemero, Sisto, Ravetto, Calabria

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Padova: in blocco dalla uil polizia alla Consap.

Consap - 6 Ottobre 2016

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In attesa che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza diffonda finalmente la circolare relativa alla certificazione dei dati associativi delle OO.SS. della Polizia di Stato al 31.12.2015 (abbiamo certificato circa 7500 iscritti scavalcando a livello nazionale la uil polizia e il coisp), a Padova l’intera struttura provinciale della uil polizia passa in blocco nella Consap.
Una scelta importante, fatta da dirigenti sindacali esperti ed apprezzati, ma soprattutto condivisa dagli iscritti che nella quasi totalità (la struttura annoverava circa 90 iscritti) sono transitati nella nostra Organizzazione Sindacale.
Una scelta che apre scenari nuovi per la Consap nel Veneto e in tutto il nord Italia.
La nuova Segreteria Provinciale risulta così costituita: Luca Buccolieri, Segretario Generale Provinciale, Alessio Vivenzio, Segretario Provinciale Aggiunto, Vittorio Palladino, Segretario Provinciale, Ivan Russo, Segretario Provinciale.
Appena insediata la nuova struttura ha immediatamente programmato un primo importante evento : il 1° Corso di Formazione Sindacale da tenersi presso l’aula magna del 2° Reparto Mobile.
Auguri di buon lavoro da parte della Segreteria Nazionale.

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Riordino delle carriere e delle fuzioni.

Consap - 6 Ottobre 2016

riordino-carriere
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Cari colleghi,

grazie alla nostra incessante opera, il giorno 12 p.v. è stata convocata una nuova riunione del tavolo per il riordino dei ruoli e delle funzioni.
L’incontro, nel corso del quale l’Amministrazione presenterà una nuova ipotesi di riordino, nella quale auspichiamo siano stati recepiti i suggerimenti avanzati dalle scriventi OO.SS. durante i confronti precedenti, dovrebbe svolgersi su un’ipotesi che sia stata sviluppata non più tenendo conto del limite dei soli 119 milioni oggi disponibili per il riordino, ma tenendo conto delle legittime aspettative dei colleghi dovute ai ritardi biblici nella predisposizione dei concorsi interni e per la mancata attuazione del riordino precedente (ruolo speciale).
Questo nuovo appuntamento – possibile grazie alla proroga della delega che peraltro è stata necessaria anche per il reperimento delle ulteriori risorse che occorrono per effettuare un riordino vero e soddisfacente rispetto alle aspettative dei colleghi – dovrebbe aprirsi, nel solco degli obiettivi che le scriventi OO.SS. perseguono, foriero di ulteriori passi in avanti, se si considerano anche le dichiarazioni pubbliche fatte dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia in merito, sebbene riteniamo di poter affermare che lo stesso sicuramente non potrà essere considerato esaustivo per un accodo definitivo.
Siamo fiduciosi ed auspichiamo però, che la nuova bozza contenga elementi positivi di novità (anche in funzione della convergenza delle parti di voler chiudere il riordino, beninteso, sempreché lo stesso sia un provvedimento che – nel ridare un nuovo assetto ordinamentale alla funzione di polizia per un nuovo slancio nella mission istituzionale – sia anche il contenitore nel quale trovare le idonee soluzioni per tutti i colleghi che da troppo tempo attendono questo momento quale riconoscimento della propria dignità professionale ed economica ma anche un’opportunità vera per la progressione di carriera quale riconoscimento alla meritocrazia e alla professionalità acquisita. Professionalità ad oggi mortificata dal blocco dei concorsi interni e per il mancato avvio del ruolo direttivo speciale, quest’ultimo mai bandito nonostante una Legge dello Stato lo preveda da oltre 16 anni.

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Genova: riunione direttivo con il Segretario Generale, Giorgio Innocenzi.

Consap - 5 Ottobre 2016

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Stamane a Genova si è tenuta l’assemblea generale dei quadri sindacali Consap della regione Liguria. La riunione, tenutasi alla presenza del Segretario Generale Giorgio Innocenzi e del Segretario Nazionale Raffaele Tavano, e’ stata brillantemente organizzata dal Coordinatore Nazionale del Nord Italia, GianMario Morello e dal Segretario Provinciale di Genova, Rossella Ippoliti e’ servita per discutere le problematiche relative al rinnovo del contratto di lavoro, il riordino delle carriere in vista della prossima riunione del tavolo tecnico previsto per il 12 ottobre p.v., la disciplina della mobilità mobilità e la tutela del personale. Nel corso della riunione il Segretario Provinciale di La Spezia, Paoao Lo Russo ha prospettato la delicata questione della mancata assegnazione della sede sindacale alla nostra organizzazione. Al termine della riunione si è svolto un costruttivo e cordiale incontro con il neo Questore di Genova, Sergio Bracco.

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La Consap in grande evidenza su Il Tempo: Polstrada senza divise, in sede serve l’ombrello

Consap - 5 Ottobre 2016

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Senza stivali, senza divise, né pettorine catarifrangenti. E senza ponte radio sul Gra. Costretti a chiamare la centrale operativa dal cellulare personale. Polstrada come l’”esercito” di Masaniello. E dentro la nuova sede Cops di Fiano Romano serve l’ombrello.

Stamattina davanti al Compartimento della Poliza stradale del Lazio in via Magnasco a Tor Sapienza il sit-in con volantinaggio della Consap. Ma ieri, alla vigilia della manifestazione, sono stati avvistati gli operai sopra il tetto della palazzina a tre piani della società Autostrade, che dal 29 luglio ospita il nuovo Centro operativo della Polstrada del Lazio. Domenica 18 il terzo piano si era allagato. Gli uffici erano stati inagibili per un paio di giorni. Secchi dappertutto e documenti trasferiti in luoghi asciutti. Ma «l’allagamento degli uffici del nuovo Centro Operativo Autostradale – spiega Gianluca Guerrisi segretario provinciale Roma della Confederazione sindacale di polizia (Consap) – é solo uno dei motivi che ci hanno indotto a censurare l’operato della dirigenza pro-tempore, il vero problema è la deriva autoritaria che costringe il personale a operare in condizioni difficili e rischiosissime». Tanto che dalla Polstrada di Roma sarebbe in atto una fuga, con un picco di domande di trasferimento. «Oggi la Sottosezione Polizia Stradale Roma Nord vede una diminuzione costante ed inarrestabile del numero di persone che ne fanno parte, una vera e propria diaspora dei più anziani oramai stanchi e delusi, che per l’amministrazione significa una perdita di professionalità e di esperienza senza confronto. Così mentre le dirigenza continua a fare orecchie da mercante, il personale in massa sta chiedendo il trasferimento ad altri lidi».

Quella di oggi è la prima protesta da quando è stato ridefinito il piano operativo, che prevede più pattuglie ma non ha integrato il personale. Nelle intenzioni del Compartimento, attacca Consap, il nuovo Cops doveva avere competenza su 430 chilometri di autostrade e sulle principali consolari della Regione, oltre che sui 68 chilometri del Raccordo Anulare. Ma per il raddoppio delle pattuglie (da 6 a 9 sul Gra per turno, 5 la notte e 4 di giorno) non ci sarebbe personale. E sulla viabiltà ordinaria ci sono macchine con più di 400mila chilometri che non hanno neanche gli indicatori di incidenti. Sul fronte equipaggiamento, la Postrada è «come l’esercito di Masaniello» sintetizza la Consap. Mancano gli «stivali, i cosiddetti “centauri”. E non ci sono pantaloni e giacche per tutte le taglie, mancano i giubbotti catarifrangenti che consentono di essere visti di notte in caso di incidente stradale». E questo perché si discute ancora su come dovranno essere le nuove divise: «Commissione e sindacati – conclude il sindacato – non si sono messi d’accordo neanche sulla larghezza delle strisce catarifrangenti. In due anni non ne sono venuti a capo. Il magazzino Veca non viene più rifornito. E nell’interregno tra la vecchia divisa e quella nuova chi lavora su strada deve attrezzarsi con il fai-da-te».

Grazia Maria Coletti

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Riordino delle carriere: aggiornamento sui lavori.

Consap - 3 Ottobre 2016

riordino-carriere
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Mercoledì 12 ottobre, alle ore 11,00, presso la sala Europa dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia, si terrà una riunione, presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, pref. Matteo Piantedosi finalizzata all’aggiornamento delle OO.SS. sui lavori relativi ai decreti di cui all’art. 8 della Legge 7 agosto 2015, n. 124.

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Consap Informa n. 39: le notizie della settimana

Consap - 1 Ottobre 2016

notizie della settimana
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Leggi e diffondi il nuovo numero del notiziario settimanale Consap Informa edito dalla Segreteria Nazionale.

consap-informa-39

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Nicola Scafidi, un ragazzo davvero speciale.

Consap - 30 Settembre 2016

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Un terribile incidente ha ucciso sul colpo, mentre si trovava al lavoro  sulla A4 Torino- Milano, Nicola Scafidi, capopattuglia della polizia stradale di Novara.   L’auto della Polstrada è stata travolta da un furgone. Il collega che si trovava con Scafidi, Domenico Logreco, è invece rimasto gravemente ferito. Ieri c’è stato l’ultimo saluto in caserma a Novara e oggi la salma è partita per Palermo, sua città natale, ove sabato si svolgerà il funerale. La Segreteria Provinciale Consap di Novara, al quale il collega Nicola Scafidi era iscritto, ci ha inviato un lungo messaggio di angoscia e speranza ricordando a tutti noi che Nicola ERA UN RAGAZZO DAVVERO SPECIALE. Speciale come i genitori che, nonostante l’immenso dolore, stanno affrontando con estrema dignità la grande disgrazia. La Segreteria Nazionale formula ai genitori dello sventurato collega le più sentite condoglianze.

 

 

 

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Scorta Presidente Camera: Consap, anomale aggregazioni dall’Ispettorato di P.S. Quirinale.

Consap - 29 Settembre 2016

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“Mortificante e rischioso il tourbillon di specialisti delle scorte nel dispositivo di protezione della Presidente della Camera” la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, sindacato maggiormente rappresentativo della denuncia un’anomalia che da tempo sta interessando l’ingente dispositivo di tutela della terza carica dello Stato.
“Da qualche tempo – spiega la Segreteria Provinciale di Roma della Consap – assistiamo ad una strana abitudine secondo la quale il personale delle Scorte e Sicurezza dell’Ispettorato Camera dei Deputati non sembrerebbe all’altezza della tutela della Presidente visto che con cadenza preoccupante si procede ad aggregazione di personale di pari livello e specializzazione da altri Ispettorati, in questi giorni altri tre operatori dell’Ispettorato Presidenza della Repubblica sono stati aggregati a Montecitorio”. Non mettiamo in discussione la necessità di garantire l’incolumità della terza carica dello Stato – la Segreteria Provinciale della Consap di Roma – ma con questo modus operandi si ottiene il risultato contrario, mortificando gli specialisti della Camera che si vedono sostituiti dai colleghi di altri ispettorati senza una ragione plausibile e sottraendo risorse qualificate all’ufficio che invia personale in aggregazione”.
Sarebbe auspicabile – prosegue la Consap – che questa insana abitudine venisse cancellata di autorità destinando alla Presidente della Camera un servizio di scorta chiaro ed individuabile consentendo agli stessi di fare squadra innalzando così nel contempo l’efficienza della protezione. La scorta, riveste un compito delicatissimo sia essa a tutela di magistrati in prima linea che di cariche dello Stato e così non garantisce nulla. Un dispositivo di tutela è come un pacchetto di mischia del rugby che non può reggere se ogni minuto gli si cambia il pilone”.

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