La Segreteria Nazionale ha deliberato un articolato piano di azioni politiche-sindacali per contrastare lo scellerato progetto di razionalizzazione dei presidi predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel frattempo, in vista del programmato incontro del 6.12.16, continuano a pervenire alla nostra sede centrale da parte delle strutture provinciali qualificati documenti rivendicativi che naturalmente saranno portati all’attenzione dei vertici ministeriali. Meritevole di attenzione è quello inviatoci dalla Segreteria Provinciale di Ascoli che ha voluto segnalare la delicata situazione della locale Polizia Postale. La sezione di Ascoli Piceno, infatti, insiste su un territorio gravemente danneggiato dal sisma ed ha 5 uffici postali dislocati in container e prefabbricati che necessitano di particolare vigilanza. L’ufficio è composto da 7 elementi con possibilità di servizio di ulteriori 10 anni e quindi non versa in situazione di precarietà come magari altri uffici o come l’Amministrazione vorrebbe far credere, riesce a comandare quotidianamente sia pattuglia d’istituto antirapina che a fornire adeguato supporto di polizia giudiziaria al servizio del cittadino e della magistratura. Poste Italiane, tramite il direttore di filiale, ha espressamente richiesto di continuare la proficua collaborazione con la Polizia di Stato come da lettera in nostro possesso. Anche per questi motivi faremo di tutto per stoppare il progetto.
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