L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il ddl che introduce il reato di tortura nell’ordinamento italiano. Le pene previste sono pesanti: la reclusione da 4 a 10 anni, che salgono fino a un massimo di 12 se a commettere il reato è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri.
«L’articolato, approvato oggi, va censurato sotto tutti i punti di vista. E’ una legge troppo raffazzonata per poterla ritenere una risposta a quanto ci chiede il Consiglio d’Europa, ma che nasconde invece la volontà di comprimere la primazia nell’uso della forza che lo Stato riconosce al personale in divisa, scardinando uno dei meccanismi per la salvaguardia della legalità». Questo ciò che afferma il Segretario Nazionale Consap Stefano Spagnoli.
Di seguito alcuni link dei siti che riportano l’intervento della Consap: