La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia ha preso una dura posizione avverso il decreto di annullamento (vedasi allegata comunicazione dipartimentale) del concorso per titoli ed esami per il reclutamento di 559 allievi agenti riservato ai volontari di ferma prefissata.
La decisione assunta dall’Amministrazione della P.S. di annullare il concorso azzerando gli sforzi e le aspirazioni di coloro che hanno raggiunto e superato il punteggio di 8,625 decimi alla prova selettiva è veramente grave e non condivisibile.
L’annullamento infatti, è arrivato dopo ben sei rinvii della decisione, dilata ulteriormente i tempi per l’immissione di risorse giovani e motivate nelle attività di sicurezza pubblica con grave danno per il paese, senza contare che decidere di gettare il “bambino con l’acqua sporca” sarebbe una gravissima ammissione di impotenza dell’Amministrazione nell’accertare le eventuali irregolarità che pesano su questa selezione.
Concorso 559 allievi agenti: decreto annullamento concorso. Consap, la sicurezza di questo paese non può aspettare oltre, per arruolare giovani motivati.
Dirigente del gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania. Lettera aperta al capo della Polizia
La Segreteria Nazionale, in merito al ventilato movimento del dirigente del gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania, ha inviato la seguente lettera al Capo della Polizia.
Signor Capo della Polizia,
questa Segreteria ha appreso che da comunicazione del 09 novembre 2016 presso l’Ufficio Risorse Umane – Roma – e successiva notifica del 26 novembre 2016, presso la propria abitazione ove si trovava in riposo medico, è stato posto in essere l’avvio del procedimento di trasferimento ad altra sede del Vice questore Aggiunto Dott.ssa NERI Giuseppina, Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Sicilia Orientale con sede in Catania.
Nel non ritenere opportuno soffermarci oltre sul maldestro e disorganico stile con il quale le è stato notificato il provvedimento, “con tanta fretta e in casa propria” gesto alquanto inadeguato attese le circostanze sopra esposte (riposo medico), la cosa che più ci sorprende, in verità, sono le ragioni che da parte del Ministero hanno fondato la proposta di trasferimento della Dott.ssa Neri a soli, e ripetiamo a soli, due anni dalla pensione.
Infatti, ciò che appare ancora più assurdo sono le motivazioni utilizzate “…Ragioni di opportunità, peraltro più volte evidenziate dallo stesso Questore di Catania….”.
Sicuramente motivazione singolare e inconsueta, ma certamente non agevole da comprendere in quanto priva di riscontro poiché, non si capiscono quali siano queste oscure ed insussistenti “…ragioni di opportunità..”
Ci chiediamo inoltre, come mai per un Ufficio qual’è il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica incorporato e dipendente dalla Direzione Centrale Anticrimine, dove il Dirigente è Datore di Lavoro, il Questore di Catania suggerisce e decide l’avvicendamento e/o sostituzione della Dott.ssa Neri con un Funzionario da Lui prediletto, senza alcuna opposizione, ma quasi quasi come un imposizione? “Lo stesso Questore ha suggerito di avvicendare la d.ssa Neri con l’attuale Vice….”
Questa Segreteria si chiede ulteriormente quali “…nuove esperienze professionali…” possa avere il tempo di fare la Dott.ssa Neri oltre a quelle riscontrabili nel suo foglio matricolare a soli due anni dalla pensione?
Crediamo fermamente che sarebbe oltremodo imbarazzante, nonché indubbiamente ingiusto e inquietante, far passare il messaggio che un Dirigente come la d.ssa Neri (ma a questo punto potrebbe essere anche un semplice agente), sempre in prima linea insieme ai suoi uomini, nonostante la sua acquisita professionalità ed elevata esperienza lavorativa, pur avendo dimostrato ampia garanzia sull’operato delle attività tecnico/scientifiche, che l’Ufficio da Lei diretto ha sviluppato nel corso degli anni, venga prepotentemente e immeritevolmente trasferita per le fatidiche ma oscure “Ragioni di opportunità”.
Si rammenda che la stessa dott.ssa Neri ha condotto in prima persona, presente 24 ore su 24, tutte le indagini di rilievo della Polizia Scientifica della Sicilia Orientale, territorio di propria competenza, brillantemente risolti. Per non dilungarci troppo ne portiamo in evidenza soltanto i tre di maggiore eco nazionale: l’omicidio dell’Ispettore RACITI, avvenuto presso lo stadio di Catania durante l’incontro di calcio Catania-Palermo nel febbraio del 2007, l’omicidio del piccolo STIVAL Loris avvenuto il 29 novembre 2014 in località Santa Croce di Camerina (RG), per il quale in atto vi è una proposta di ENCOMIO SOLENNE da parte del Questore di Ragusa, il duplice omicidio dei coniugi SOLANO avvenuto il 30 agosto 2015 in Palagonia (CT) risolto in appena due giorni e per la quale la Procura di Caltagirone ha scritto una lettera di Elogio.
Per non parlare dell’attività più rilevante che è quella che possiamo definire l’epocale fenomeno migratorio lungo le coste della Sicilia Orientale (Catania-Augusta-Pozzallo-Messina), che proprio in quest’ultimo periodo grazie al prezioso e professionalmente valido lavoro svolto dalla dott.ssa Neri e dai suoi collaboratori ha ottenuto brillanti risultati portando il Gabinetto di Polizia Scientifica di Catania in evidenza per la professionalità, puntualità ed abnegazione mostrata ed essere i primi in assoluto nella velocità dei tempi e nella completezza dei fotosegnalamenti, complimenti espressi anche da parte della Signoria Vostra.
Per tale motivo questa Segreteria ritiene che tale provvedimento oltre a ledere l’immagine e la professionalità della Dott.ssa Neri, leda anche il lavoro svolto degli operatori della Polizia Scientifica di Catania, solidali con il suo dirigente, che sotto le sue direttive nonché la sua rassicurante e costante presenza, contemporaneamente ai numerosi sbarchi che avvenivano lungo le coste della Sicilia Orientale, da luglio ad ottobre 2016, hanno collaborato con i medici legali dell’Alto Commissario Straordinario per le Persone Scomparse (Dott.ssa CATTANEO e il suo team) in località Melilli, in tutte le attività di supporto del recupero e messa in sicurezza del peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015 e identificazione delle oltre 700 salme, vittime del naufragio, attività che ha riscosso apprezzamenti dagli organi giudiziari ed investigativi e per le quali il Comandante Marittimo Sicilia Contrammiraglio Nicola DE FELICE ha espresso una proposta di “ENCOMIO” per la Polizia Scientifica.
Alla luce di quanto esposto, chiediamo il Suo intervento affinché l’ingiusto provvedimento non abbia seguito.
Martedi 20 dicembre 2016, alle ore 12,00, la Consap è stata invitata a partecipare alla riunione presso l’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, presieduta dal Vice Capo della Polizia, pref. Matteo Piantedosi, per la definizione della legge delega di riordino delle carriere.
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Realizzazione sito contenente indirizzi e pareri espressi dall’Ufficio Relazioni Sindacali. Richiesta segnalazione difformità.
Il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali della Polizia di Stato ci ha comunicato che il Capo della Polizia, in previsione della realizzazione di un sito dedicato alla raccolta e consultazione degli indirizzi e dei pareri espressi dal predetto Ufficio, ha disposto l’effettuazione di un monitoraggio teso a verificare eventuali disallineamenti da parte della periferia. In tale quadro le strutture regionali e provinciali della Consap sono pregate di far pervenire alla Segreteria Nazionale utili e dettagliate notizie circa gli uffici ed i reparti che, allo stato, si orientano in modo difforme dalle indicazioni loro inviate.
Corpo Forestale: ancora possibile scongiurare la soppressione. La Consap in campo per impedire la militarizzazione.
Martedì 13 dicembre, presso la sala conferenze di Montecitorio, i sindacati del Corpo Forestale terranno una conferenza stampa nel corso della quale illustreremo la ‘road map’ per fermare, in 3 settimane, la scellerata riforma che ha portato allo scioglimento del Corpo. Con la caduta del governo vi è ancora la possibilità di scongiurare la soppressione. La Consap, nell’aderire alle iniziative rivendicative, invita tutte le strutture territoriali alla mobilitazione per impedire che un glorioso corpo di polizia ad ordinamento civile sia militarizzato.
Fano: Consap, no alla chiusura del distaccamento polstrada. Rassegna stampa e interrogazione parlamentare.
La battaglia della Consap contro la scellerata chiusura dei presidi sul territorio prosegue in tutta Italia con un crescendo di inziative. Per contrastare la chiusura del Distaccamento Polstrada di Fano la Segreteria Provinciale Comsap di Pesaro si è attivata a tutti i livelli: la sua articolata e motivata denuncia ha avuto un grando risalto sulla stampa ed un seguito anche politico con una incisiva interpellanza parlamentare.
Il 22 dicembre, alle ore 11,00 presso l’Ufficio Coordinamento e Pianificazioni Forze di Polizi è stato programmata una riunione con il Direttore Centrale per le Specialità per il proseguimento dell’esame degli uffici e presidi sul territorio oggetto di razionalizzazione.
Bozza di circolare concernente il congedo straordinario per trasferimento ex art. 15 del d.P.R. 31.7.1995, n. 395”.
Com’è noto l’elaborazione della bozza di circolare trasmessa alle OO.SS. con nota pari oggetti n. 555/RS/01/48/1/004962 del 30 novembre scorso era stata concordata nel corso della precedente riunione ove si era convenuto sulla necessità di ritornare all’applicazione letterale della norma a causa delle rilevanti difformità applicative dell’istituto derivanti dalle circolari, da ultimo quella della Direzione Centrale per le Risorse Umane del 22 settembre scorso.
Se da un lato apprezziamo le premesse e le esemplificazioni contenute nella della bozza di circolare, non possiamo però fare a meno di evidenziare come essa contenga due riferimenti ad «adeguate motivazioni» che il dipendente dovrebbe fornire nella domanda di fruizione di un congedo straordinario che la norma istitutiva definisce «speciale» affermando testualmente che codesta Amministrazione lo «concede» e non che «può concederlo», escludendo quindi ogni discrezionalità.
Inserire – viceversa – nella circolare qualsiasi riferimento ad «adeguate motivazioni», la cui necessità è stata nel tempo ritenuta necessaria dalla Giustizia amministrativa esclusivamente in relazione alla fruizione differita dell’Istituto e mai nel caso di fruizione contestuale al trasferimento, introdurrebbe una valutazione discrezionale sull’adeguatezza o meno delle motivazioni proposte da ciascun dipendente in ogni ufficio che, fatalmente, tornerebbe a vanificarne la ratio.
È infatti proprio la valutazione sull’adeguatezza o meno delle motivazioni fornite – negli ultimi vent’anni – da diverse decine di migliaia di dipendenti agli oltre milleseicento uffici, reparti ed istituti d’istruzione della Polizia di Stato che ha portato a quelle «rilevanti difformità applicative» che la bozza di circolare meritoriamente vorrebbe evitare con una serie di esemplificazioni che non potrebbe mai essere esaustiva, lasciando quindi il problema irrisolto.
Tot capita, tot sententiæ: ciò che viene ritenuto idoneo da un dirigente può non essere ritenuto idoneo da un altro e quindi – come condiviso in sede di riunione – l’unico rimedio idoneo ad evitare disparità di trattamento è espungere dalla circolare qualsiasi riferimento a motivazioni per la fruizione contestuale dell’Istituto, mentre ci sembra legittimo richiedere motivazioni con eventuale documentazione per il differimento della fruizione, come avviene per il c.s. per matrimonio.
Si ritiene utile altresì che la circolare contenga precisazioni in merito ai seguenti particolari:
1. che i giorni di congedo straordinario per trasferimento spettanti, trattandosi di un congedo straordinario speciale, si aggiungono a quelli ordinariamente disponibili per ciascun dipendente;
2. per ciò che attiene all’applicazione di questo istituto contrattuale, per trasferimento deve intendersi un provvedimento la variazione del comune nell’ambito del quale si presta servizio;
3. l’eventuale differimento della fruizione di questo congedo straordinario speciale può avvenire esclusivamente a richiesta del dipendente o quantomeno con il suo esplicito e tassativamente necessario assenso, ma non per disposizione unilaterale dell’Amministrazione;
4. che tale congedo può essere fruito sia immediatamente dopo che immediatamente prima della decorrenza del trasferimento, qualora l’Ufficio di provenienza lo autorizzi;
5. che, anche alla luce delle numerose novelle legislative intervenute, il concetto di personale ammogliato venga interpretato come anagraficamente convivente more uxorio.
Ove mai tali proposte non venissero accolte + stato richiesto al Direttore delll’Ufficio per le Relazioni Sindacali di fissare un incontro per l’esame congiunto.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza al fine di fornire delucidazioni in ordine alla natura delle relazioni sindacali che gli Uffici hanno l’onere di intrattenere nei confronti delle organizzazioni sindacali non rappresentative, che siano federate o non, ha diffuso l’allegata circolare.
relazioni-sindacali-con-organizzazioni-prive-del-requisito-della-maggiore-rappresentativita
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Il 6 dicembre u.sc. si è tenuto presso il Dipartimento della pubblica sicurezza un incontro per valutare l’ipotesi, presentata dal Ministero, di chiudere o di accorpare alcuni presidi della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria. La delegazione di parte pubblica era guidata dal Prefetto Sgalla, Direttore centrale per le specialità, dal Prefetto Dispenza, Direttore centrale per gli affari generali e dal Vice Prefetto Ricciardi, Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali.
In apertura l’Amministrazione ha spiegato che gli interventi sottoposti stamattina alla nostra attenzione, se attuati, costituirebbero solo un primo step di un progetto complessivo più ampio che non si limiterebbe a chiudere presidi e che non è generato dalla mera necessità di revisione della spesa, cioè tagliare i costi, ma prevederebbe anche l’apertura di nuovi uffici e sarebbe viceversa determinato dalla necessità di organizzare meglio sul territorio la presenza delle specialità in argomento.
Le sottoscritte organizzazioni sindacali, ritenendo la chiusura dei presidi di polizia un elemento di fondamentale importanza per il personale, hanno innanzitutto richiamato le intese raggiunte a suo tempo con il Vertice dell’Amministrazione, secondo cui, essendo l’obiettivo di riorganizzare i presidi contenuto nella Riforma Madia per tutte le Forze di polizia, si era convenuto che il confronto dovesse appunto riguardare un disegno organico che interessasse l’intero Comparto e si tenesse quindi con il Vice Capo della Polizia titolare dell’Ufficio per il coordinamento delle Forze di polizia.
In merito è stata sottolineata la necessità di conoscere, prima di tutto, quale è la mission rispetto alla quale si vuol procedere alla riorganizzazione. Infatti, se la mission perseguita è quella di operare esclusivamente in ambito autostradale, come sembra emergere dall’ipotesi presentata, è pregiudiziale per il Sindacato entrare nel merito di come strutturare il modello organizzativo e il cambio di questo personale in ambito autostradale, considerato che tale impiego è molto gravoso e particolarmente esposto al rischio dell’incolumità del personale.
Parimenti va valutato l’impatto che ciò produrrebbe sull’operatività delle Volanti in tutte le province che, nelle ore notturne, registrano l’assenza della Polizia locale. Ecco perché è stato richiesto di conoscere per interno l’intervento di razionalizzazione.
La conoscenza dell’intero progetto che l’Amministrazione, per ciò che la riguarda, che è sto elaborato da ormai dieci anni e di come questo si incastrerebbe con le altre Forze di polizia presenti sul territorio, è infatti una condizione imprescindibile per poter esprimere valutazioni complessive, perché fuori da tale contesto non è possibile apportare quel contributo propositivo che le Istituzioni ed i cittadini si aspettano dalle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, che non si sono mai sottratte al confronto costruttivo quando la controparte ne ha creato le condizioni.
In particolare non è condivisibile la filosofia che muove il progetto prospettato parzialmente dall’Amministrazione basata, in estrema sintesi, solo sul presupposto che ci sarebbero pochi operatori presenti. Oltre ad essere smentita nei fatti, dal momento che il personale operante nelle specialità è da anni pressoché uguale, tale situazione di portata generale, infatti, è stata la logica e prevedibile conseguenza di scelte sbagliate e operate dal Dipartimento nel corso degli ultimi dieci anni: assenza di concorsi per ispettori e per sovrintendenti che avrebbero consentito uno svuotamento del ruolo agenti/assistenti che sarebbe stato, dunque, ripianato con concorsi pubblici che avrebbero immesso energia giovane nel circuito della Polizia di Stato.
Scelte o miopie, ovvero incapacità progettuali autonome dell’Amministrazione che non sono mai state condivise con il mondo sindacale a cui, oggi, non si può certo chiedere di ratificarle.
Per quelle poche e del tutto particolari situazioni oggettivamente non più funzionali alla mission della Polizia di Stato, e solo per quelle la riunione è stata pertanto aggiornata ad un nuovo incontro, previsto a breve, dove ci aspettiamo di conoscere la filosofia e tutti i passaggi di cui è composto l’intero progetto, insieme all’indicazione analitica dei motivi specifici per i quali l’Amministrazione intenderebbe chiudere o accorpare ciascuno dei presidi compresi sia nel primo step che in quelli successivi: solo così potremo intavolare un confronto costruttivo che possa condurre all’elaborazione di una progettualità condivisa.