In allegato il notiziario settimanale Consap Informa n.8, edito alla Segreteria Nazionale. In questo numero viene dato ampio spazio alla riunione dei quadri campani svoltasi a Salerno, all’esito della riunione ministeriale sulla sorveglianza sanitaria, all’anniversario dell’omicidio del compianto Emanuele Petri, alla sconcertante vicenda del Reparto Mobile di Catania e in ultimo all’anomala gestione Noipa in merito alle fatture doppie per il servizio Tim Tuo.
La Direzione Centrale di Sanità, in previsione della prossima riunione concernente l’oggetto, ha organizzato tre incontri con le rappresentanze sindacali sulle tematiche principali emerse nel corso dell’incontro del 27 febbraio scorso, tra cui in particolare: criteri e procedure di idoneità al servizio; malattie dipendenti da cause di servizio e malattie professionali e il DL.gs 81/08 con particolare riguardo alla sorveglianza sanitaria.
Il Presidente della I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati, on. Andrea Mazziotti di Celso e della Presidente della II Commissione (Giustizia), on. Donatella Ferranti, ha comunicato alla Consap che le Commissioni riunite I e II hanno avviato l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città (C. 4310).
Le Commissioni hanno convenuto sull’opportunità di procedere ad una seduta di audizioni informali sul provvedimento in oggetto, al fine di acquisire utili elementi di conoscenza e di valutazione.
A tal riguardo, è stato comunicato alla Consap che l’audizione avrà luogo nella giornata di lunedì, 6 marzo 2017, alle ore 16, presso la Sala del Mappamondo, sita al IV piano di Palazzo Montecitorio, con accesso da Piazza del Parlamento, 24.
Per le audizioni informali non è prevista alcuna forma di resocontazione. Pur avendo carattere informale, l’audizione sarà trasmessa sulla web-tv della Camera dei deputati (in base al parere espresso dalla Giunta per il Regolamento nella seduta del 26 giugno 2013).
L’Ufficio di presidenza ha concordato che per ogni relazione un tempo massimo di cinque minuti.
Gentilissima Signora Ministra,
l’accordo sottoscritto tra il Governo e i Sindacati del 30 novembre u.s., nelle cui more viene confermato il valore delle relazioni sindacali e della contrattazione, lo ri-annovera legittimamente tra le fonti che disciplinano il rapporto di lavoro. Il predetto accordo fa emergere con chiarezza la necessità del rinnovo contrattuale per il triennio 2016/2018, impegnando così il Governo a riconoscere le risorse previste nella legge di bilancio per il 2017, che si aggiungono a quelle stanziate per il 2016, finalizzando a tale scopo una parte delle risorse previste dal fondo ex art. 52 legge di bilancio 2016.
Ciò premesso, il Governo si è impegnato a garantire che con la legge di bilancio del 2017, saranno stanziate risorse sufficienti affinché sia reso fruibile l’impegno relativo ad un incremento salariale non inferiore agli 85 € mensili medi.
Alla luce di quanto succintamente indicato, le scriventi OO.SS. chiedono l’apertura del tavolo di confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico
Il 2 marzo di 14 anni fa, a bordo del treno regionale Roma-Firenze, per mano terrorista, fu ucciso il Sovrintendente della Polizia di Stato, Emanuele Petri. L’uomo, 48 anni sposato e padre di un figlio, quel giorno, non doveva essere neanche in servizio ma aveva chiesto un cambio turno per poter assistere un amico, ex appartenente ai Carabinieri, gravemente malato e bisognoso di eseguire una visita. Fu ucciso a colpi d’arma da fuoco da due terroristi, Mario Galesi e Nadia Desdemoma Lioce, entrambi già ricercati per l’omicidio D’Antona.
Il segretario nazionale del CONSAP, Stefano Spagnoli, chiede al sindaco di Orvieto, città che nel 2002, nei giardini dell’Albornoz, pose una stele per ricordare Carlo Giuliani, il ragazzo che nel 2001 a Genova, in un contesto di violente proteste contro il G8 e conseguenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, perse la vita a causa dell’esito di una sua azione, “indiscutibilmente meno nobile e di valore di quella del Sovrintendente Emanuele Petri – afferma Spagnoli – (si scagliò con un estintore contro una camionetta dei Carabinieri)”, di valutare la possibilità di onorare la memoria del Sovrintendente Petri caduto in ben altre circostanze.
Il testo della lettera che il Segretario Nazionale, Stefano Spagnoli, ha indirizzato al sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani.
Preg.mo Sindaco,
nella mia veste di segretario nazionale della Consap, desidero sottoporre alla Sua attenzione quella che oggi è per la Polizia di Stato e per l’Italia una triste ricorrenza. Il 02 marzo di 14 anni fa infatti, a bordo del treno regionale Roma-Firenze, per mano terrorista, fu ucciso il Sovrintendente della Polizia di Stato, Emanuele Petri. Quel collega, quel giorno, non doveva essere neanche in servizio ma aveva chiesto un cambio turno per poter assistere un amico, ex appartenente ai Carabinieri, gravemente malato e bisognoso di eseguire una visita. Un gesto nobile che gli costò la vita!
Infatti, durante un controllo di routine, eseguito appunto sul quel convoglio ferroviario unitamente ad altri due colleghi, venne ucciso a colpi d’arma da fuoco da due terroristi, Mario Galesi e Nadia Desdemoma Lioce, entrambi già ricercati per l’omicidio D’Antona, che viaggiavano sullo stesso treno con documenti falsi e che, vistisi scoperti, non esitarono ad ammazzare.
Quel giorno, a soli 48 anni, lasciando nello sconcerto e nel dolore più grande la moglie ed un figlio, perdeva la vita un uomo che, come sempre aveva fatto, stava svolgendo il proprio lavoro per garantire la sicurezza degli altri. Alla luce della ricorrenza di questo tragico evento, Sindaco, sono a chiederLe di valutare la possibilità di attivare le procedure necessarie per dedicargli una via, una targa commemorativa o finanche una stele, perché nel tempo, ciò concorra ad evitare che sia dimenticato l’eroico sacrificio di un poliziotto che, peraltro, come ho ricordato in apertura, morì in un giorno in cui non doveva essere neanche in servizio.
Lei, Signor Sindaco, probabilmente si chiederà perchè lo chiedo proprio a Lei e perchè ad Orvieto…
E’ presto detto! Il comune di Orvieto, in passato, si è già dimostrato sensibile nel ricordare la memoria di chi è caduto per i propri ideali, anche laddove talvolta discutibili almeno nelle modalità di rappresentazione.
Infatti, nel 2002, nei giardini dell’Albornoz, fu posata una stele per ricordare Carlo Giuliani, il ragazzo che nel 2001 a Genova, in un contesto di violente proteste contro il G8 e conseguenti scontri tra manifestanti e FF.OO., perse la vita all’esito di una sua azione, indiscutibilmente meno nobile e di valore di quella del Sovrintendente Emanuele Petri (si scagliò con un estintore contro una camionetta dei Carabinieri); se quindi c’è già stata sensibilità per chi, in fondo, non si distinse per un gesto che può essere definito propriamente eroico, sono certo che non potrà non esserci altrettanta sensibilità per la memoria di Emanuele, già insignito della medaglia d’oro al valor civile, che tra l’altro, oltre ad essere stato un eroe, era anche cittadino Umbro in quanto abitava a Tuoro sul Trasimeno.
Voglio sottolineare che non è mio intendimento, nella maniera più assoluta, tanto più a distanza di anni, alimentare sterili ed inutili polemiche di qualsiasi natura, ma ritengo che promuovere un’iniziativa come quella che Le ho sottoposto, possa contribuire a consolidare e diffondere, soprattutto nelle nuove generazioni, quelli che sono i valori veri e fondamentali di una cultura civile che non può prescindere dal rispetto delle Istituzioni e sono altresì convinto che, un Suo positivo sostegno, concorrerebbe ad accrescere la pregevolezza della città che amministra costituendo, nel contempo, poiché Orvieto è un territorio a forte vocazione turistica e particolare meta per gite di giovani studenti, uno straordinario mezzo di comunicazione di legalità di elevatissima efficacia..
Lo Stato e tutte le Sue Istituzioni democratiche dovrebbero sempre impegnarsi, in maniera chiara ed evidente, per onorare chi spende o sacrifica la propria vita al fine di difendere la sicurezza degli altri, ed io Le propongo proprio questo.
Certo di trovare la Sua condivisione e quella della Sua Amministrazione, rivolgendo un riverente e commosso pensiero al collega Emanuele Petri, in attesa di un Suo gentile riscontro, Le porgo Distinti Saluti.
Salerno: esito riunione quadri Regione Campania. Napoli: Francesco Palma dal Movimento Poliziotti alla Consap.
In un clima di costruttiva cordialità si è svolta stamani a Salerno la programmata riunione dei quadri sindacali della Regione Campania alla presenza del Segretario Generale, Giorgio Innocenzi, del Presidente Nazionale, Mauro Pantano e del Segretario Nazionale, Raffaele Tavano. All’importante incontro, che ha consentito di verificare la costante crescita e la determinazione della Consap campana, hanno partecipato le delegazioni provinciali di Napoli guidate da Bortone e Palma, Salerno da Di Muro, Pio Amico e Mautone Orazio, Avellino da Annunziata Rizieri e Caserta da Rotunno Fabio. Un appuntamento importante, aperto dal cordiale saluto del Segretario Generale Provinciale di Salerno, Filippo Di Muro, finalizzato alla approfondita discussione del provvedimento di riordino delle carriere, recentemente approvato da Palazzo Chigi, alla prossima apertura del contratto di lavoro e alla situazione sindacale napoletana. Dopo la disamina degli aspetti salienti del riordino si è aperta una interessante discussione finalizzata all’individuazione delle modifiche necessarie da introdurre per migliorare il testo e garantire migliori garanzie al personale.In merito alla questione napoletana il commissario Bortone ha illustrato il lavoro già fatto e quello messo in cantiere annunciando con soddisfazione l’ingresso nella Consap del dirigente del Movimento Poliziotti, Francesco Palma (al quale è stato assegnato l’importante incarico di Coordinatore Provinciale) unitamente ad un consistente gruppo di colleghi. Nei prossimi giorni a Napoli si terrà il 1° corso di formazione sindacale nel corso del quale saranno annunciati nuovi ed importanti ingressi di dirigenti e quadri sindacali e saranno definiti gli organigrammi provinciali e regionali.
Si è svolta in data 1 marzo la prevista riunione concernente la rimodulazione dei controlli sanitari in materia di infezione tubercolare.
Per l’Amministrazione erano presenti il Dr. CIPRANI ed il Dr. ROCA della Direzione Centrale di Sanità, oltre al Dr. RICCIARDI direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, per la CONSAP il dirigente nazionale Patrizio DEL BON.
In via preliminare sono stati comunicati i risultati dello studio biennale elaborato in collaborazione con l’Università di Genova, relativo ai controlli a cui è stato sottoposto il personale della Polizia di Stato dal 2014 al 2016.
Dall’esame del lavoro è emerso che l’incidenza delle positività del personale della Polizia non è difforme dalle casistiche censite nel resto della popolazione lavorativa controllata in Italia, pertanto, sulla scorta di tale evidenze scientifiche si è ritenuto di interrompere la metodologia di controlli attuati a partire dal 2014, ripristinando le precedenti procedure che sono comunque conformi alle linee guida del Ministero della Salute, con la emanazione della circolare esaminata durante l’incontro.
La CONSAP prendendo atto della condivisibile decisione e sottolineando l’impatto psicologico che il rischio biologico produce nella sfera della percezione del pericolo da parte del personale, ha chiesto che, oltre alle previste forme di controllo, sia programmata una capillare azione di informazione dei lavoratori come prescritto dal D.LGS. 81/08.
Martedì 7 marzo, alle ore 10,00, presso l’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia la Consap parteciperà ad una riunione dedicata al fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali relativi all’anno 2016.
fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali – anno 2016.tif
Riorganizzazione degli uffici, servizi e divisioni di alcune Direzioni Centrali. Informazione preventiva.
Giovedì 9 marzo, alle ore 10,00, la Consap parteciperà presso la sala Europa dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia ad una riunione volta all’esame congiunto delle linee guida del progetto di riorganizzazione degli uffici, servizi e divisioni di alcune Direzioni Centrali e Uffici di rango equiparato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Sorveglianza sanitaria e promozione della salute: il Caqpo della Polizia differisce l’applicazione della circolare esplicativa.
Nel pomeriggio di ieri 27 febbraio u.s., si è tenuta la programmata riunione con il Capo della Polizia, Pref. Franco Gabrielli e una qualificata delegazione dell’Amministrazione, vista la delicatezza della problematica in argomento.
Tale incontro è stato fortemente richiesto dalle scriventi OO.SS. a seguito dell’emanazione del decreto del Capo della Polizia del 2 gennaio 2017, relativo alla verifica e promozione della salute e alla sorveglianza sanitaria nei confronti dei poliziotti.
Dal confronto con l’Amministrazione, considerate le posizioni espresse dalle scriventi OO.SS. è emerso chiaramente che la problematica in parola, sarà affrontata adeguatamente nelle more del decreto legislativo n. 81/2008 e che gli attori che dovranno gestire la fase di valutazione della verifica di tale problematica saranno gli stessi che hanno l’onere della valutazione del rischio e dell’applicazione della normativa vigente, all’interno delle aree riservate della Polizia di Stato, tra i quali, senza ombra di dubbio, gli RLS, le cui funzioni, com’è noto, vengono svolte dalle Segreterie Provinciali delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative in tutto il territorio.
Tale inquadramento giuridico, pur rappresentando un’indubbia garanzia a tutela della salute dei poliziotti, tenendo conto delle attuali difficoltà interpretative, necessita di un’adeguata fase di riflessione e di studio, essenziale a salvaguardare sia i colleghi che saranno oggetto dell’applicazione del decreto in parola, sia i datori di lavoro nonché i medici competenti, per quel che attiene i Responsabili Servizio Prevenzione e Protezione, considerato che l’Amministrazione è orientata, come da noi richiesto, ad aprire un confronto costruttivo sul tema del riconoscimento delle patologie quali SI dipendenti da causa di servizio riscontrate durante la fase del procedimento di verifica della sorveglianza sanitaria, nell’ipotesi in cui le stesse patologie risultassero riconducibili a rischi professionali.
Dette modalità agevolerebbero la possibilità di definire le procedure necessarie per implementare le tabelle relative alle varie patologie ascrivibili a categoria, quali SI dipendenti da causa di servizio emerse nelle fasi valutative previste dal suddetto decreto emanato del Capo della Polizia.
Occorre inoltre chiarire l’aspetto inerente la copertura delle spese necessarie per le fasi di valutazione di tipo sanitario (laboratori di analisi e supporto psicologico), visto che il decreto in questione non prevede ulteriori oneri aggiuntivi di spesa diversi da quelli previsti per i dedicati capitoli di bilancio ministeriali.
Siamo in prima linea nella politica di conservazione della salute, ma considerato che l’argomento è assolutamente delicato e complesso, con profili Costituzionali in gioco, occorre muoversi con cautela, in un quadro normativo certo, anche alla luce del Decreto Lgs 81/2008, con un approccio il più possibile costruttivo, anche in forma sperimentale, prevedendo, per analogia, i necessari e/o ulteriori “idonei paracaduti” per tutti quei soggetti che, per colpe non proprie, sono oggi a rischio. L’obiettivo finale è certamente, anche per noi, quello di offrire a ogni poliziotto un lavoro e un ambiente di lavoro salubre nel quale i rischi professionali siano sotto controllo. Ecco il perché della nostra richiesta finalizzata ad introdurre nella nostra Amministrazione le malattie professionali tutelate dall’Inail.
A nostro avviso dovrà anche essere dipanata l’annosa e mai risolta problematica relativa all’applicazione della sorveglianza sanitaria, prevista nei casi in cui si applica il famigerato art. 48 del D.P.R. 782/85 visto che, come evidenziato, l’Amministrazione, al momento, non ha ancora affrontato tale problematica, nonostante le linee guida emanate e relative al rischio da stress da lavoro correlato, anche alla luce del decreto in esame sulla nuova sorveglianza sanitaria e promozione della salute. Il suddetto tema dovrà trovare corretta applicazione, visto che i previsti colloqui psicologici saranno di natura preventiva.
A tal proposito, il Capo della Polizia ha annunciato un percorso di approfondimento dando la disponibilità di creare un Osservatorio, con la possibilità di indicare, da parte dei sindacati rappresentativi della Polizia di Stato, personale esperto e qualificato nonché professori, medici aventi una chiara e specifica cultura scientifica nel settore medico, per costituire un organo terzo in grado di dare risposte esaustive al personale.
Tali colloqui potranno essere effettuati anche da psicologi appartenenti all’Amministrazione, i quali dovranno mettere i colleghi nelle condizioni di affrontare le visite senza il timore di essere posti in aspettativa e successivamente sotto sorveglianza psichiatrica dando loro le adeguate garanzie.
Le scriventi OO.SS. apprezzano la sensibilità e l’apertura dimostrata dal Capo della Polizia nel corso della riunione al fine di differire la prevista applicazione del decreto in argomento con decorrenza dall’1.3.2017 a quando saranno chiarite ed affrontate adeguatamente le problematiche emerse nel corso di questo primo confronto con le Organizzazioni Sindacali aventi titolo ed a tal fine verrà diramata una specifica ed apposita nota esplicativa, a sua firma, indirizzata a tutti gli Uffici sanitari della Polizia di Stato interessati.
Alla luce di quanto sopra evidenziato il tavolo di confronto resta aperto, consapevoli della delicatezza dell’argomento trattato e pertanto continueremo ad apportare il nostro necessario e costruttivo contributo, finalizzato prioritariamente alla tutela della salute degli appartenenti alla categoria, sotto ogni profilo ed in particolare sotto quello sanitario e professionale, vigilando con particolare attenzione al fine di evitare il verificarsi di forzature di tipo normativo – istituzionale che potrebbero risultare fortemente penalizzanti e negativi per i poliziotti.