“La quiescenza deve diventare un valore aggiunto per il cittadino poliziotto”, con questo obiettivo è stata raggiunta l’intesa per la nascita della CNPP-CONSAP, l’associazione che in sinergia con il sindacato di polizia sarà chiamata a dare voce alle istanze di donne e uomini della Polizia di Stato in pensione.
L’Associazione sta predisponendo uno statuto che ne delinei le caratteristiche politiche ed organizzative, volto a sviluppare un’azione diretta per affermare il ruolo cardine dei pensionati della polizia di stato, un’associazione sindacale dove i pensionati contino, soprattutto nelle decisioni di tutela nel campo pensionistico e previdenziale, finalizzato all’acquisizione di nuovi diritti e nuove tutele in tutti quei settori rivolti a migliorare le condizioni di vita dei pensionati della Polizia di Stato e salvaguardare il potere d’acquisto dell’assegno pensionistico.
Segretario Generale della costituenda CNPP – CONSAP è stato nominato Giancarlo Vitelli: la struttura territoriale sarà suddivisa in quattro macro aree nazionali rappresentate da quattro segretari nazionali: Pietro Di Stasio per l’Italia settentrionale; Mauro Marrucci per l’Italia Centrale; Orazio Mautone per l’Italia Meridionale ed uno per l’Italia insulare non ancora nominato.
La riforma pensionistica del settore del pubblico impiego come noto, ha determinato una complessità nella definizione della pensione per i poliziotti che necessita di maggiori tutele sia in termini giuridici che economici, che inevitabilmente coinvolgeranno nuovi soggetti e che oggi, ma ancor di più in futuro richiederà una forte attenzione e tutela.
Il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone, nel ringraziare il Segretario Generale e i Segretari nazionali dell’associazione CNPP – CONSAP per la disponibilità e l’impegno assunto, ha garantito il pieno sostegno alle iniziative che si intenderanno porre in essere individuando nella costituenda associazione un punto di riferimento di esperienza e professionalità da salvaguardare e valorizzare.
Giancarlo Vitelli Segretario generale della CNPP-CONSAP ha detto:
“Non era più rinviabile la costituzione di un sindacato del personale della polizia di stato in pensione. Un sindacato che non si limiti, al già detto al già fatto o a contabilizzare sapientemente le magre risorse derivanti dal tesseramento degli iscritti, oppure dal difendere con le unghie e con i denti, diritti e garanzie conquistati in anni e anni di lotte, ma che sappia realizzare soprattutto le condizioni di un benessere sociale ed economico, un netto miglioramento delle condizioni materiali di vita, di tutti coloro che al servizio della legalità e della sicurezza del paese hanno dedicato la propria vita, lasciando purtroppo sulle strade e piazze d’Italia, anche carne, sangue e vita. Dobbiamo garantire la sicurezza sociale dei pensionati di oggi ma anche preoccuparci in modo concreto delle nuove generazioni di colleghi, specialmente dopo la riforma Dini sulle pensioni (335/1995) che ha sostituito il sistema di calcolo retributivo (più vantaggioso) con quello contributivo (meno vantaggioso), con una perdita media sul cedolino pensione mensile che si aggira intorno al 32%. Una perdita impressionante, che di fatto dimezzerà le pensioni ai poliziotti che saranno collocati in quiescenza tra 20 anni. Dobbiamo porre un freno a tutto ciò, a questo inesorabile declino sociale voluto dal grande capitale.”
Coronavirus: proposta premiale per i Reparti Prevenzione Crimine. La Consap scrive alla Direzione Centrale
La segreteria nazionale ha inviato alla competente direzione centrale, una missiva nella quale si chiede di considerare un riconoscimento premiale al personale di polizia che ha operato nelle prime ore dell’emergenza sanitaria… “Quando il nemico Covid 19, era totalmente sconosciuto ed i rischi erano al livello massimo”.
I poliziotti italiani sono fra i migliori al mondo e dotarli di armi non letali sarebbe un valore aggiunto alla loro professionalità e una garanzia in più per i cittadini; così si esprime la Consap dopo i bizantinismi fra partiti che non hanno permesso l’approvazione alla Camera nel dl rilancio della fornitura alle forze di polizia della pistola ad impulsi elettrici ritardandone la discussione e l’esame.
La Consap si oppone a questo lassismo legislativo, ed è pronta, se verrà confermato lo stralcio immotivato dal decreto legge, ad una manifestazione nazionale per accelerare la fornitura di quest’arma non letale. Una manifestazione di tutti i poliziotti, per censurare gli ostruzionismi fra maggioranza ed opposizione, dove evidentemente c’è chi vive in perenne campagna elettorale anche a costo di condizionare le rapidità e la funzionalità delle scelte in danno degli interessi della collettività. Cesario Bortone Segretario Generale della Consap proclama la mobilitazione del sindacato e rincara la dose: il tempo perso va a scapito della sicurezza dei cittadini ancor prima che dei poliziotti e chi riveste obblighi di governo se ne dovrà assumere la responsabilità.
“Non fare la Tav costerebbe di più, intanto risparmiano sui bagni chimici per i poliziotti”, usa l’ironia, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP), che lamenta lo stato di abbandono in cui versano i presidi fissi, predisposti per contrastare le incursioni dei No tav ai cantieri ferroviari dell’alta velocità.
Gli operatori dei reparti mobili di tutta Italia, sono oggi impegnati, in presidi fissi h24, nei boschi delle alpi, dove si sta costruendo la Torino Lione, questi colleghi troppo spesso sono relegati in aree inadeguate, dove anche un naturale bisogno fisiologico diventa un problema.
“Siamo a conoscenza che, in due delle aree sottoposte a presidio di Polizia, non sono stati installati neppure dei bagni chimici, come quelli che vediamo numerosi anche in una sagra di paese – incalza il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone – due zone strategiche, che controllano l’accesso ai cantieri e che potrebbero diventare varchi per i manifestanti no Tav; per non creare problemi ai colleghi e alle colleghe, impegnati in queste attività di prevenzione, preferisco non citare le zone che ci sono state indicate, ma chi ha predisposto il servizio ne è perfettamente a conoscenza e ci aspettiamo che intervenga al più presto”.
Il sindacato di polizia, sottolinea anche che i costi di un’operazione di polizia come quella predisposta nell’area dei cantieri della Tav si aggiri sugli oltre 80 mila euro al giorno, ed è paradossale che a fronte di un impegno economico così importante, non si riescano a trovare cento euro al giorno per il noleggio di bagni chimici.
Intanto il disagio cresce ed il bosco adiacente potrebbe diventare simile ad una “latrina di bellico ricordo”, con profumi poco gradevoli che, favoriti dal caldo, raggiungono la zona di controllo di polizia; anche in considerazione del fatto che la precarietà e la particolarità del presidio non consentono di allontanarsi troppo, per non venire sorpresi dai manifestanti, sempre in agguato e profondi conoscitori dei boschi di queste vallate. “Si opera in assenza di ogni forma di sicurezza per l’operatore – rincara la dose il Segretario Nazionale della Consap Salvatore Fornuto – su un terreno impraticabile con il peso del materiale in dotazione, su pendenze elevatissime, con rischio di cadute disastrose; inoltre anche il vestiario in dotazione al reparto mobile, aggrava il disagio, anche come conseguenza del meteo della zona, come la pioggia caduta nei giorni scorsi che rende insidioso il terreno.
UFFICIO STAMPA CONSAP
“Abbiamo provato a prevenire gli errori del passato, che hanno individuato come evasori fiscali colleghi incolpevoli” con queste parole il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone, ha motivato la lettera, con diffida ad adempiere, inviata dal sindacato, al Dirigente del I Reparto Mobile di Roma.
Il personale in missione all’estero autorizzato a partecipare alle missioni internazionali del progetto EuropeanUnion Rule of Law in Kosovo (EULEXKosovo), European Union Police Mission for the Palestinian Territories (EUPOL COPPS) ed European Union Border Assistance Mission in Lybia (EUBA) che viene assicurata tramite il meccanismo delle Call for Contributions – CfC, pubblicato sul portale Goalkeeper dell’European External Action Service (EEAS), ha segnalato a questa Segreteria Generale i ritardi nella comunicazione della Certificazione Unica che li espongono a rischio di sanzioni amministrative.
La competenza amministrativo-contabile di suddetto personale è in carico all’apposito ufficio del I Reparto Mobile, che, alla data odierna, non ha ancora comunicato la corretta certificazione, quindi in considerazione del fatto che la scadenza fiscale era fissata per il 30 giugno u.s. e che la legge consente, rettifiche senza sanzioni, entro cinque giorni, la Consap ha inviato il 26 giugno u.s formale diffida ad adempiere al Dirigente del Reparto Mobile per la predisposizione e l’invio ai diretti interessati, della corretta CU al fine di scongiurare che a carico dei colleghi siano emessi provvedimenti sanzionatori da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’inadempienza si era già verificata nel 2019 ed aveva visto alcuni colleghi finire “bollati” dall’Agenzia delle Entrate come evasori e costretti a pagare sanzioni per colpe non loro.
Previdenza Integrativa per i poliziotti: la Consap accelera sulla richiesta e vuole evitare il ricorso sulle spalle dei colleghi, il Capo della Polizia: “sono dalla vostra parte”
– il pensionato percepiva una pensione che era una percentuale – circa l’80% – dello stipendio, quindi, svincolata dai contributi versati dal singolo pensionato nel corso della sua vita lavorativa;
– i lavoratori in servizio con i loro contributi pagavano le pensioni ai pensionati (con la speranza che un giorno, i lavoratori futuri avrebbero pagato le loro pensioni. Le pensioni dunque erano calcolate tenendo conto della retribuzione del pensionando e quindi il sistema di calcolo prende il nome di sistema retributivo.
– il pensionato aveva un’aspettativa di vita minore (quindi meno anni di pensione);
– indice di natalità più alto, più giovani, rapporto giovani/anziani più alto;
– tasso di occupazione più alto.
- I “padri” sono i lavoratori che al 31-12-1995 avevano più di 18 anni di contributi: ad essi continuano ad applicarsi le vecchie regole del calcolo retributivo e del sistema a ripartizione.
- I “figli” sono coloro che a quella data hanno meno di 18 anni di contribuzione: ad essi si applicherà un sistema cosiddetto “misto”, retributivo fino al 31-12-1995, contributivo per gli anni successivi.
- I “nipoti” sono coloro che iniziano a lavorare a partire dal 1/1/1996: ad essi si applica il sistema contributivo puro, la loro pensione sarà strettamente legata all’entità dei contributi versati e dunque agli anni di contribuzione.
Consiglio Nazionale, con il saluto del capo della Polizia ed il video messaggio del collega ferito durante la rapina di Aversa
La Polizia di Stato di sta preparando per le sfide del futuro!. Lo dichiara il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone – alla notizia che, entro la prima metà dell’anno prossimo, arriveranno i primi due nuovi elicotteri Leonardo AW 139 di un blocco di 8, che segue quella della volontà di sostituire la pistola mitragliatrice pm 12.
La Consap esprima soddisfazione per il processo, lento ma inesorabile, con cui si è avviata una campagna di potenziamento ed aggiornamento dei mezzi, una tematica questa, nella quale la Consap si è sempre contraddistinta come dimostra anche la recente richiesta di una nuova pistola.
Da tempo, l’Osservatorio Nazionale sui Reparti Volo della Consap, guidato dai dirigenti sindacali Vincenzo Carbisiero, del Reparto Volo di Napoli, e Daniele Zerbinati, del Reparto Volo di Venezia, aveva denunciato l’inadeguatezza del parco elicotteri, con velivoli datati e per i quali era sempre più difficile una manutenzione adeguata, vista la costante evoluzione del settore. La rivendicazione, è stata portata avanti con determinazione dalla Segreteria Nazionale, e questo pressing sta ora dando i suoi frutti, con la notizia che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha commissionato alla società Leonardo due nuovi elicotteri Agusta Westland AW 139.
La multinazionale italiana ha ordini da tutto il mondo per questo elicottero di alta tecnologia, leader per il settore dei bimotori intermedi, caratterizzato da una nuova concezione modulare degli interni; su questo elicottero è possibile una rapida riconversione operativa per adattarlo alle esigenze del personale di polizia infatti il mezzo è ottimizzato sia per il soccorso che per la sicurezza pubblica, l’AW 139 ha un’eccezionale capacita di volo, anche con un solo motore, ed una alta resistenza all’impatto, oltre che essere in grado di volare ad una velocità di crociera elevata e un’avionica avanzata: “Esprimo ulteriore soddisfazione – prosegue Bortone – perché la scelta è caduta su una società italiana di spessore internazionale a conferma che in Italia siamo da sempre all’avanguardia”
“La Polizia di Stato si trova ad operare con una prevalenza di mezzi risalenti alla guerra del Vietnam” così Bortone, nel 2018, dichiarava nel corso di un incontro al Viminale per sensibilizzare i vertici del Dipartimento ad un necessario potenziamento, così oggi di fronte alla notizia dell’acquisto di due elicotteri Leonardo AW 139 che arriveranno entro giugno 2021, lo stesso Bortone esprime soddisfazione, ma sollecita una quanto più possibile accelerazione della consegna, in considerazione della necessaria attività addestrativa del personale al nuovo elicottero, inoltre si chiede di conoscere, quali saranno i due reparti volo a beneficiare della prima consegna, alla quale dovrà far seguito un progressivo aumento, fino a completare l’immissione in servizio degli 8 elicotteri previsti.
Armamento: per la Consap sono maturi i tempi per la sostituzione della gloriosa pistola Beretta 92 FS
Una nuova pistola per la Polizia di Stato, la chiede la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia secondo la quale sono maturi i tempi per un salto generazionale. Il sindacato di polizia esprime forte apprezzamento per la pistola oggi in dotazione, un’arma affidabile e famosa in tutto il mondo, ma ritiene sia giunto il momento anche per la Polizia di Stato di sfruttare l’evoluzione del settore che oggi mette a disposizione armi di assoluta affidabilità con notevoli vantaggi tecnico operativi.
La Beretta 92 fs che negli anni ha svolto autorevolmente il suo lavoro, oggi deve fare i conti con l’evoluzione tecnologica, che la rendono ancora un’ottima arma per scenari tattici particolari assimilabili a condizioni belliche, ma problematica per un uso quotidiano e ripetuto in teatri urbani.
“Guardando, preferibilmente, al mercato italiano – spiega il Segretario Generale Nazionale Cesario Bortone – oggi si potrebbe ottenere, ad esempio, una eguale efficienza balistica con pistole più leggere, con impugnatura ergonomica ed adattabile, più sicure anche in caso di urto accidentale, nonché meglio occultabili per il personale in abiti civili, caratteristica questa che potrebbe agevolarne la portabilità per colleghe e colleghi anche liberi dal servizio; in questo senso ha ricevuto forti apprezzamenti il modello Beretta PX 4 storm full size già in uso al personale dei Nocs e della DCPP.
La nuova pistola nata della prestigiosa fabbrica di armi italiana ha linee disegnate per esaltarne la potenza, la maneggevolezza, le prestazioni, l’affidabilità, adotta il sistema di chiusura geometrica a canna rototraslante, rivisto e sensibilmente migliorato da Beretta e vanta ingombri contenuti in relazione alla superiore autonomia di fuoco. Il fusto leggero e resistente è realizzato, secondo la più moderna tecnologia termoplastica, utilizzando tecnopolimero rinforzato fiberglass.
La pistola per un poliziotto – prosegue Bortone – è una sorta di collega di lavoro al quale si affida la tutela della propria vita, ed è necessario che essa sia quanto più possibile sicura e pronta all’uso oltre che maneggevole, ed in questo senso è giunto il momento che la 92 fs venga pensionata con merito per fare spazio ad armi di nuova generazione.
Come sindacato di polizia abbiamo già avanzato una richiesta in tal senso e l’auspicio è che anche i vertici della polizia possano tradurre in atti concreti quella disponibilità già dimostrata con la recente decisone di sostituire la pistola mitragliatrice Beretta PM 12.