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Inviolabilità del domicilio – Legittima difesa

Consap - 3 Maggio 2016

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L’inviolabilità delle nostre case è un principio irrinunciabile e da difendere con fermezza. Diciamo no alla giustizia “fai da te”, ma i cittadini onesti devono essere più tutelati e devono godere di una fattispecie della legittima difesa che sia più ampia rispetto a quanto previsto oggi dalla legge vigente. L’obiettivo deve essere quello di poter difendere i propri beni una volta subita una violazione del proprio domicilio, del proprio negozio, della propria abitazione.

Negli ultimi mesi sono stati sempre più frequenti, gravi fatti di cronaca che hanno evidenziato l’esistenza di bande di spietati criminali che si introducono nelle abitazioni o nei luoghi dove viene esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale, mettendo costantemente a repentaglio l’incolumità dei malcapitati.

Sosteniamo dunque con forza l’iniziativa di depositare in Cassazione una proposta di legge popolare per punire più severamente la violazione del domicilio attraverso il raddoppio delle pene (ora fissate ad un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni, noi vogliamo portarle ad un minimo di un anno e ad un massimo di sei) e potenziando le possibilità di legittima difesa, invero ad oggi alquanto limitate.

Chi vìola la nostra casa deve essere punito severamente e ai cittadini onesti va data la possibilità di tutelarsi. Diciamo no ai pistoleri per le strade, naturalmente, ma su questo tema riteniamo occorra assicurare più protezione a chi reagisce per difendersi. Il nostro ambiente casalingo professionale, quello in cui si svolge la sfera più privata della nostra vita, dove ci sono i nostri beni e i nostri cari, deve godere di una salvaguardia di livello superiore. Di fronte ad una criminalità sempre più aggressiva occorre dunque, a nostro parere, aggiornare le norme esistenti collegandole alle nuove domande di sicurezza dei territori, in particolare quelli più esposti agli assalti di una criminalità sempre più violenta e sfrontata.

Serve certamente più vigilanza delle forze dell’ordine, ma a loro vanno forniti più mezzi e più personale.
Il nostro obiettivo è quello di far si che la violazione del domicilio sia punita molto più duramente, escludendo poi qualsiasi responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si è introdotto nelle sfere di privata dimora. Vogliamo dunque evitare ogni ipotesi di trasformazione dell’aggressore in vittima.

Ad oggi, infatti, è possibile per legge richiedere, da parte dello stesso aggressore e in determinate circostanze, il risarcimento dei danni: ne è un caso emblematico (e, purtroppo, non unico) la vicenda del rigattiere veneto Ermes Mattielli, morto da alcuni mesi ma nel 2006 al centro della vicenda che lo vide sparare a due ladri penetrati nel suo deposito (uno dei due delinquenti, che all’epoca fu ferito, proprio di recente è stato ri-arrestato per un altro furto). Mattielli, per questo, fu condannato ad un maxi risarcimento (che ora, peraltro, dovrà accollarsi lo Stato alla luce della rinuncia dell’unico erede).

E’ necessario introdurre nel nostro ordinamento giuridico un deterrente molto più forte verso quella categoria di criminali dediti a furti e rapine nelle nostre abitazioni, che non dovranno mai più beneficiare di alcuna scappatoia giuridica che sarebbe ingiusta e beffarda.

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Migliori tutele per la polizia, maggiore sicurezza per i cittadini

Consap - 3 Maggio 2016

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Gli operatori della Polizia di Stato, durante la loro attività al servizio della collettività, possono essere esposti a rischi per i quali debbono assumersi specifiche responsabilità.
Incontrastato l’assunto costituzionale che vede l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, non può sottacersi la necessità di maggiori tutele per le forze di polizia che, conseguentemente alla professione svolta, si trovano esposte al rischio di incorrere in contenziosi legali ben maggiori – e, dunque, differenziato – rispetto ai normali cittadini.

L’iscrizione dell’operatore di polizia nel registro degli indagati, difatti – a differenza di ciò che avviene nel pubblico impiego – porta con sé una serie di conseguenze dannose e pregiudizievoli collegate alla qualità rivestita, che vanno dal blocco automatico della progressione di carriera nelle more del giudizio, con conseguenti ripercussioni economiche, all’avvio de plano del procedimento disciplinare da parte del’Amministrazione di appartenenza.

Per tali motivi, la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP) chiede migliori tutele per la Polizia per una maggiore sicurezza per i cittadini. Gli operatori di polizia debbono essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio, nel rispetto delle leggi e dei diritti.

In particolare, si chiede la previsione di un nuovo procedimento giurisdizionale per i fatti compiuti nell’adempimento del proprio dovere o relativi all’suo delle armi attraverso una modifica al codice di procedura penale che attribuisca al Procuratore Generale della Repubblica, nel distretto della Corte d’Appello, la competenza a svolgere una previa valutazione di garanzia dei fatti aventi origine e causa nel servizio di polizia, con l’introduzione di una particolare forma di archiviazione, qualora le condotte degli operatori di polizia possano attagliarsi a una qualunque causa di giustificazione (legittima difesa, uso legittimo delle armi, adempimento di un dovere ecc. ecc.).

Inoltre si chiede al Dipartimento della Pubblica Sicurezza di migliorare tutte quelle procedure, previste da disposizioni di legge (art. 32 Lg. 152/75, art. 18 D.L. 67/1997, art. 37 DPR 254/1999, art. 3 Legge 89/2005) , che consentono ai dipendenti, in forza del vincolo che li lega all’Amministrazione d’appartenenza, di esercitare il diritto alla difesa sollevandoli dall’onere economico dove, purtroppo, si registrano colpevoli ritardi nella definizione delle pratiche.

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, inoltre, non è stato capace di stipulare una polizza assicurativa per la copertura dei rischi e tutela legale inerenti alle responsabilità connesse allo svolgimento delle attività istituzionali del personale della Polizia di Stato ai sensi della legge 448/2001.

Le risorse stanziate a partire dal contratto di lavoro del 2002, ammontanti ad oltre 5.498.607,26 euro risultano incamerate dal Fondo Assistenza della Polizia di Stato in quanto tutte le gare sinora indette per l’aggiudicazione sono andate deserte.

Per tali motivi la Consap ha sottoscritto una polizza che garantisce gratuitamente i propri iscritti (fino ad 8.000 euro) per danni arrecati ai mezzi di servizio dovuti a responsabilità del conducente (la polizza assicura la “responsabilità civile del personale di pubblica sicurezza per la rivalsa della Corte dei Conti).

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La formazione, l’aggiornamento e l’addestramento professionale

Consap - 3 Maggio 2016

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La formazione degli operatori di polizia è una risorsa strategica.
La società civile rivendica operatori preparati, capaci non solo di applicare le norme, ma di interpretare la società, contribuire a mediare i conflitti, vivere nella contraddizione ed operare per ricostruire un tessuto legalitario.

Per realizzare questi obiettivi è indispensabile, come rivendicato dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP), che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza metta la formazione professionale al primo posto.
Ciò significa formazione iniziale adeguata nei contenuti e nelle metodologie e forte incremento di quella specializzata e di settore.

Il problema della sicurezza è legato anche all’addestramento, ovvero all’incidenza sui processi formativi professionali del poliziotto. S’investono risorse ingenti per formare un poliziotto-soldato, il quale, poi immesso in servizio dovrà completamente dimenticare quello che ha imparato durante il corso e dovrà ricominciare da zero, rubando il mestiere a chi ha esperienza e pratica reale di polizia.

La cultura della legalità e della sicurezza iniziano con la professionalità e la formazione del personale. L’esperienza diventa la vera maestra di un poliziotto.
Per questo la Consap considera le scuole di polizia il vero perno dell’apparato sicurezza : bisogna investire di più e meglio nella formazione, bisogna abbandonare i vecchi modelli formato accademia e puntare sule nuove soluzioni che la dimensione internazionale suggerisce.

Negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia la formazione si fa quotidianamente con il briefing, cioè lo scambio di esperienze tra operatori e responsabili del servizio, per approfondire in tempo reale, una problematica attuale.
Nelle nostre scuole si lavora ancora su modelli astratti, prevale l‘autonomia dei direttori nella scelta dei docenti e delle materie d’insegnamento. Si prediligono nomi importanti, amici degli amici, tematiche di ampio respiro e si prepara un agente di polizia come se dovesse sostenere un esame universitario.

Più risorse dunque nella formazione e rimodulazione dei programmi per avviare una nuova politica di aggiornamento e qualificazione del personale di polizia.
La formazione iniziale non è, né potrebbe esserlo, esaustiva, ossia non permette da sé di assicurare una buona professionalità. La professionalità non può pertanto definirsi un fatto acquisito e valevole nel tempo. Al contrario, va, necessariamente migliorata e affinata, mediante continui aggiornamenti, per meglio modellarla alle esigenze e alle aspettative della società.

Pertanto diventa indispensabile, se si vuole adeguatamente sostanziare e valorizzare un così importante supporto professionale, ripensare a nuovi modelli organizzativi e didattici, che è possibile ricercare esclusivamente nel contesto degli Istituti di Istruzione e non negli ambiti delle Questure e dei vari Uffici e Reparti territoriali della Polizia di Stato.
Sinora, infatti, l’aggiornamento e l’addestramento professionale, una delle principali conquiste contrattuali, sono stati disattesi o gestiti in modo inefficace.

Fra le motivazioni più realistiche di un siffatto fenomeno, quella dell’inadeguatezza, organizzativa e didattica, degli uffici territoriali costituisce la più valida conferma della necessità di affidare agli Istituti di Istruzione un così impegnativo e importante compito. Le Questure e gli Uffici territoriali sono luoghi di lavoro, con tutte le connesse problematiche, non possono improvvisarsi in centri didattici.
In tale contesto appare dunque realizzabile un ottimale aggiornamento professionale imperniato sui seguenti aspetti:

  • diversificazione didattico gestionale dell’aggiornamento e dell’addestramento professionale del personale appartenete al ruolo ordinario e tecnico, in rapporto al servizio svolto e alle responsabilità funzionali e gerarchiche rivestite;
  • utilizzo delle strutture scolastiche di Polizia;
  • selezione accurata del corpo docente;
  • istituzione di un apposito albo docenti;
  • dotazione di idoneo materiale didattico.

 

LA SEGRETERIA GENERALE

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Scontri Bagnoli: Innocenzi, solidarietà ai colleghi feriti ed invito al Governo ad abbassare i toni.

Consap - 8 Aprile 2016

Scontri a Napoli
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Dal premier Renzi un pericoloso atteggiamento divisivo la Consap, si dice preoccupata per le dichiarazioni spot del presidente del consiglio dopo gli scontri di ieri a Napoli dove sono rimasti feriti sedici poliziotti. Continue Reading

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Contratto: firmata l’intesa sulla riduzione dei comparti. Innocenzi, non ci sono più alibi, aprire subito le trattative.

Consap - 8 Aprile 2016

Il Segretario Innocenzi
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Finalmente governo e sindacati confederali hanno trovato a tarda notte l’intesa sulla riduzione dei comparti che passano, dopo un lungo tira e molla, da undici a quattro. Continue Reading

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Ritardi, incomprensioni, doppioni: il nuovo 112 è da cambiare. La Consap su Il Corriere della Sera.

Consap - 6 Aprile 2016

Sala operativa Questura di Roma
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«Ritardi, incomprensioni, doppioni». E il 112, o meglio l’uno-uno-due – il nuovo numero unico per le emergenze, da non confondere con quello dei carabinieri – finisce sotto accusa da parte dei sindacati delle forze dell’ordine e degli enti di soccorso. Continue Reading

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Utilizzazione delle risorse del Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per l’anno 2015

Consap - 6 Aprile 2016

Viminale
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Lunedì 11 aprile 2016, alle ore 15,30, presso la sala Europa dell’Ufficio Pianificazione e Coordinamento Forze di Polizia si terrà un riunione per addivenire all’accordo per l’utilizzazione delle risorse previste dal Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali relativi all’anno 2015. Si fa riserva di comunicare l’esito della riunione.

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Concorso interno per 1400 vice ispettori: Innocenzi scrive al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia.

Consap - 6 Aprile 2016

Giorgio Innocenzi
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Illustrissimi,

facendo seguito alle comunicazioni già intercorse relativamente all’oggetto, nonché all’intervento di questa Organizzazione Sindacale il 10 marzo u.s. nel corso dell’incontro con le SS.LL., si rappresenta quanto segue: Continue Reading

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Ufficio scorte questura di Palermo: Consap segnala problematiche legate al personale e alla carenza e inefficienza del mezzi

Consap - 6 Aprile 2016

Auto scorta di Polizia
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Cresce il disagio del personale in forza presso l’Ufficio Scorte della Questura di Palermo, a seguito di anomalie nella gestione del personale e per l’annosa carenza di mezzi efficienti. Continue Reading

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Progetto SIFOR – Sistema di formazione on-line delle Forze dell’Ordine

Consap - 6 Aprile 2016

Agenti di polizia
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Il 5 aprile 2016, alle ore 15,30, presso la sala Europa dell’ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia si terrà il programmato incontro, presieduto dal Direttore Centrale per gli Istituti d’Istruzione, sul nuovo sistema di formazione on-line delle Forze dell’Ordine. Si fa riserva di comunicare gli esiti dell’incontro.

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