“I confini della Sardegna? la Campania e le Langhe che si trovano in Toscana” questi sono alcuni degli incredibili errori delle risposte alle seimila domande di cultura generale che verranno estratte giornalmente e sottoposte agli aspiranti 1148 nuovi poliziotti a partire dal prossimo mese di settembre.
“La Consap dopo la diffusione delle domande a risposta multipla e dopo una rapidissima scorsa ha già individuati un paio di errori inaccettabili e fa appello al Capo della Polizia affinché si possa affidare ad una rilettura più professionale,magari quella dei funzionari di polizia, l’insieme dei quesiti, scongiurando che domande impossibili possano figurare nei test e magari andare a costituire penalizzazione per i concorsisti che avranno la sfortuna di vederle estratte”.
“E’ paradossale che dopo aver aspettato 19 anni per far confluire nella Polizia di Stato risorse umane nuove utili e necessarie, l’ultimo concorso pubblico rislae al 1998– spiega il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli – si spendano soldi pubblici per acquistare test da privati assolutamente impresentabili ma soprattutto non degni di chi come la Polizia di Stato intende migliorare culturalmente la sua immagine e la sua professionalità attraverso i nuovi ingressi. In fatti pur riconoscendo l’errore fisiologico derivante dalla massa di quesiti comprati quella che traspare è una sottovalutazione della società appaltatrice che nella migliore delle ipotesi sembrerebbe non aver affidato la redazione di queste domande alla sua migliori professionalità, visto che i confini di un’isola come la Sardegna possono essere soltanto marini”.
Comunque il danno è fatto e pur riconoscendo al Capo della Polizia il merito di aver imposto una svolta di professionalità ed un miglioramento generale dell’immagine della nostra Polizia – prosegue – il tempo stringe quindi l’auspicio e che fin da subito si possa predisporre una circolare che salvaguardi i concorsisti che potrebbero incappare nelle domande impossibili, chiarendo in maniera preventiva come verrà valutata la risposta di fantasia che saranno costretti a fornire ed in seconda fase valutare se il margine di errore sia ricompreso in un trend fisiologico o se sia il caso di considerare un danno d’immagine per l’istituzione Polizia di Stato a carico della ditta fornitrice delle domande.