Editoriale del Segretario Nazionale Angelino Montresor responsabile dell’osservatorio Consap pattuglianti
Cari colleghi e colleghe, con negli occhi ancora le immagini dell’eroico gesto del nostro dirigente sindacale ad Aversa mi sale una sana rabbia che spinge a chiedersi se tanto attaccamento alla funzione abbia poi un giusto riconoscimento.
Un paese civile esprime il suo plauso in due momenti, dapprima esaltando mediaticamente le azioni rischiose al servizio della collettività e poi riconoscendogli dignità economica.
Tutti voi avete constatato quanto sotto silenzio sia passato sui media nazionali il fatto che un nostro collega libero dal servizio di sia fatto sparare per sventare un reato, quindi ne deduciamo che l’opinione pubblica e chi la orienta, non sia molto dalla nostra parte, questo è un fatto.
Una cosa che ci rattrista ma con la quale possiamo convivere, quello che invece ci fa arrabbiare è che questo spirito di servizio sia tenuto in scarsa considerazione dal cosiddetto potere costituito. Se così non fosse noi della Consap non saremmo costretti a batterci per sollecitare maggiori riconoscimenti a chi fra di noi scende in prima linea e combatte sul campo, chiedendo che, agli operatori del controllo del territorio e fra di loro quelli quelli impegnati nei turni serali e notturni, sia riconosciuto un benefit maggiore in fase di distribuzione del fondo produttività.
Questa battaglia ci vedrà sempre in prima linea anche da soli, ma c’è una guerra che vincere da soli non si può, quella per un adeguamento delle indennità a maggior rischio e sacrificio, che va combattuta tutti insieme in sede di trattativa contrattuale.
La “mancetta” di quattro euro a turno per i servizi esterni è una vergogna che va cancellata, così come vanno aumentati gli importi delle indennità di servizio notturno e festivo per non parlare degli straordinari, tutti elementi questi che vanno rinnovati nel valore, che non si declina solo come incentivo economico, ma come motivazione premiante. La dignità professionale passa anche, per la motivazione economica, intesa come il segnale che la società civile apprezza lo sforzo fatto per preservare la legalità.